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Il gioco stimola la creatività nei bambini e permette ai più piccoli di fare esperienze fondamentali per lo sviluppo. Lo sviluppo della competenza emotiva nei bambini è strettamente legato quindi al gioco: come è possibile aiutarli in questo processo? Ne parliamo con Irene Chiesa, psicologa dell’età evolutiva.
Il gioco è una parte importante dello sviluppo di un bambino. Permette di stimolare la creatività e di apprendere le necessarie abilità sociali. Attraverso il gioco, i bambini sono spesso introdotti a esperienze come condividere, fare a turno e lavorare insieme, specialmente quando sono in un contesto di gruppo.
Questo momento così fondamentale per lo sviluppo ha mostrato anche di poter fornire un contesto per lo sviluppo delle competenze linguistiche e del vocabolario, che a loro volta supportano la regolazione delle emozioni. In particolare, le attività di gioco condiviso e di collaborazione con altri, adulti o bambini, sostengono le capacità del bambino di esprimere le sue idee, spiegare i suoi ragionamenti e parlare di ciò che sta imparando e offrono la possibilità di potersi esprimere.
Lo sviluppo della competenza emotiva è un processo che inizia nell’infanzia e prosegue nell’adolescenza. Il bambino infatti acquisisce gradualmente la capacità di identificare e regolare le proprie emozioni e di rispondere a quelle degli altri. Gli eventi quotidiani e le routine offrono molteplici opportunità di apprendimento emotivo.
La conoscenza delle emozioni implica la capacità di percepire e nominare le emozioni. Il bambino piccolo spesso prova emozioni intense, come la tristezza, la gioia, l’ansia e la rabbia, e prima di poter generalizzare la comprensione delle emozioni a quelle degli altri, devono avere la possibilità di riflettere e comprendere le proprie, attribuendone un significato all’interno dei suoi legami significativi.
Conoscere le emozioni aiuta il bambino ad apprendere meglio dalle sue esperienze emotive e a poterle comunicare. La conoscenza delle emozioni aiuta il bambino a sviluppare una maggiore consapevolezza e a impegnarsi in interazioni più efficaci con i coetanei. Inoltre inibisce l’aggressività e aumenta i comportamenti prosociali e l’empatia.
Il livello di sviluppo di un bambino, il suo temperamento e la sua capacità verbale possono influenzare la sua capacità di intendere e gestire le sue emozioni. Questa comprensione non può avvenire se non all’interno di relazioni significative che aiutino il bambino a nominare l’esperienza.
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È sempre più evidente che la capacità di regolazione emotiva si sviluppa nella prima infanzia ed è supportata da esperienze di gioco e attività che favoriscono anche lo sviluppo del linguaggio orale. Il modo in cui gli adulti interagiscono con i bambini piccoli può supportare questo sviluppo. Gli adulti possono fornire così un ambiente emotivamente accogliente e giocoso, in cui i bambini abbiano la possibilità di parlare di loro e di quello che accade.
Ci sono svariate modalità di gioco con cui il bambino possa essere aiutato a gestire alcune emozioni. Una di queste è il gioco di finzione “fare finta che”. Per facilitare questo tipo di attività a casa e a scuola, insegnanti, genitori possono mettere a disposizione oggetti interessanti e versatili che stimolino l’immaginazione: scatole vuote, costumi, oggetti della casa.
Passando da un’emozione all’altra di varia intensità, il bambino mantiene il suo gioco a un livello emotivo gestibile, che serve come veicolo per esprimere e regolare le sue emozioni.
Un’altra modalità è quella di usare le storie, specialmente con i bambini in età scolare, in particolare le fiabe (che hanno emozioni particolarmente esagerate) per parlare come i personaggi possono sentirsi e cosa possono pensare. Possono essere utili per esplorare le storie e riflettere sui sentimenti dei personaggi, senza che le emozioni vengano effettivamente assunte.
Mentre gioca il bambino può essere aiutato a notare, nominare e comprendere le sue emozioni nel momento in cui si manifestano e a usare le emozioni come opportunità di conoscersi e comprendere di più gli altri
Ogni occasione di gioco può essere opportunità per comunicare al bambino la fiducia che le emozioni possano essere vissute senza farsi sopraffare, pur comprendendo quanto possa essere difficile e faticosa l’esperienza di emozioni intense.
Photo by Ashton Bingham on Unsplash