VOCE E LINGUAGGIO
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I Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL) vengono diagnosticati quando lo sviluppo del linguaggio di un bambino è carente senza un’ovvia ragione.
Per molti anni si è creduto che i disturbi del linguaggio fossero causati da fattori legati all’ambiente di sviluppo dei bambini, ad esempio l’incapacità dei genitori di rispondere ai bisogni del figlio. Successivamente divenne chiaro come i fattori ambientali fossero poco importanti per determinare la comparsa di questi disturbi.
Sebbene si sia cercato a lungo il gene responsabile dei DSL, gli studiosi sono giunti alla conclusione che, nella maggior parte dei bambini, questi disturbi hanno origini complesse, generate da molti di fattori ambientali e genetici che interagiscono tra loro.
Quindi è impossibile identificare un’unica causa per questo genere di disturbi.
Ad oggi i disturbi del linguaggio sono considerati un insieme di sintomi. I bambini con disturbi specifici di linguaggio presentano difficoltà, di vario grado, nella comprensione, produzione e uso del linguaggio.
L’evoluzione di questi sintomi dipende dalla gravità e dalla persistenza del disturbo linguistico.
Normalmente i bambini affetti da DSL ottengono una diagnosi attorno ai tre anni di età, con l’ingresso alla scuola materna. Tuttavia la fase più delicata di insorgenza di questi disturbi è attorno ai due anni.
Alcuni esempi di disturbi del linguaggio sono:
La diagnosi viene definita per esclusione rispetto alle condizioni sopra elencate.
Per determinare se un bambino è affetto da DSL è importante valutare se l’intelligenza del bambino risulta normale.
Inoltre i disturbi del linguaggio non devono essere causati da altre patologie, né da deficit sensoriali: un bambino sordo ha più difficoltà a formulare le parole correttamente senza essere necessariamente affetto da DSL.
Non devono poi essere presenti importanti carenze socio-ambientali. Un bambino cresciuto in un contesto privo di interazioni sociali può avere difficoltà a parlare, senza essere necessariamente affetto da disturbi linguistici.
Per effettuare diagnosi di DSL va utilizzato un doppio parametro. Bisogna che il QI sia nella norma e che il punteggio di valutazione delle competenze linguistiche sia sotto la media.
È importante infine valutare alcuni indici predittivi non linguistici. Un esempio è l’assenza dei comportamenti deittici, il più comune tra i quali è il gesto di indicare.
Tutti queste valutazioni non possono essere eseguite in contesti familiari ma devono essere fatte da professionisti.
Lo sviluppo dei disturbi specifici del linguaggio si articola in quattro fasi:
In Italia i Disturbi specifici del linguaggio sono molto diffusi. Ne sono afflitti il 10% dei bambini in età prescolare e il 5-6% dei bimbi in età scolare.
Purtroppo i disturbi del linguaggio sono così numerosi che non è possibile avere delle statistiche più definite.
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Fonti
Letizia Sabbadini, Disturbi specifici del linguaggio in Disturbi specifici del linguaggio, disprassie e funzioni esecutive. Metodologie Riabilitative in Logopedia, Milano, Springer (2013).
Bishop D.V. (2006), What causes specific language impairment in children?, Current Directions in Psychological Science, 5, pp. 217-221.
Federazione Logopedisti Italiani: www.fli.it
Intendenza Scolastica, Provincia di Bolzano: www.provincia.bz.it/intendenza-scolastica/download/ICD10_Linguaggio.pdf