I disturbi d’ansia sono un insieme di condizioni psicologiche caratterizzate da sintomi diversi. Alla base di tutti ci sono paura eccessiva e irrazionale e ansia patologica.

Ansia anormale e patologica

L’ansia è una risposta del nostro corpo. Si manifesta nel momento in cui viene percepito un pericolo o quando viviamo una situazione stressante. Ci permette di rimanere vigili, attivi, e di non sottovalutare alcuni stimoli provenienti dall’ambiente.

L’ansia diventa anormale e disfunzionale nel momento in cui è persistente ed interferisce con il normale svolgimento delle attività quotidiane. Oppure quando è esagerata rispetto alla situazione stressante, o continua quando la situazione stressante si è conclusa, o quando si presenta senza una ragione.

L’ansia in quanto tale non va considerata un disturbo. Si tratta di una dimensione psicopatologica che si può manifestare in ogni forma di disagio psichico.

Disturbi d’ansia: quali sono

Ci sono innumerevoli condizioni che possono essere classificate come disturbi d’ansia. I più comuni sono:

  • Disturbo da attacchi di panico.  L’attacco di panico è un quadro clinico che può comparire in diversi disturbi, oltre a quello di panico propriamente detto. È caratterizzato dall’apparizione improvvisa di vari sintomi, come difficoltà percepita nel respirare, giramenti di testa, e stato confusionale. Queste crisi vengono vissute con un senso di impotenza e paura. La durata è molto breve, in genere è di pochi minuti, o addirittura secondi. In seguito alla crisi vi è un periodo molto prolungato in cui il soggetto può sentirsi confuso, spossato, o può accusare un senso di vertigine.
  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). È caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti. Questi pensieri innescano ansia e obbligano la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali.
  • Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS). È caratterizzato dalla combinazione di sintomi di tipo dissociativo e sintomi di tipo ansioso. Vi è inoltre la tendenza a rivivere di continuo l’evento traumatico attraverso immagini, pensieri ricorrenti, allucinazioni e flashback. Il DPTS è un disturbo d’ansia che può presentarsi in conseguenza ad un evento traumatico.
  • Agorafobia. È la paura e l’evitamento di situazioni o luoghi dai quali è difficile allontanarsi o nei quali è difficile ricevere soccorso. Il DSM-5 indica cinque possibili situazioni agorafobiche: trasporti pubblici, spazi aperti, spazi chiusi, stare in fila tra la folla, essere fuori casa da soli. Per identificare un disturbo agorafobico è necessario che il disagio si manifesti in almeno due di queste situazioni.
  • Disturbo d’Ansia Sociale (Fobia Sociale). Il sintomo principale è l’ipervalutazione del giudizio altrui. Inoltre vi è una forte paura di apparire ridicoli o di comportarsi in maniera inadeguata. Le situazioni sociali ansiogene sono situazioni comuni, come contesti sociali amicali o lavorativi.
  • Fobie specifiche. Gli attacchi di panico si possono manifestare in seguito all’esposizione ad un oggetto o ad una situazione specifica. In questo caso, gli attacchi di panico si manifestano sempre o quasi, e non sono quindi inaspettati. Il soggetto cercherà quindi di evitare le situazioni trigger (che possono scatenare l’attacco di panico).
  • Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD). È una condizione di ansia persistente e cronica. Un prolungato stato di preoccupazione per circostanze della vita di tutti i giorni, con un continuo stato di allarme e di vigilanza. Inoltre è caratterizzato da un senso di anticipazione pessimistica di eventi negativi. Il DSM-5 lo definisce come attesa apprensiva per la maggior parte dei giorni e per almeno 6 mesi. Sono presenti irrequietezza, affaticamento, difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare e alterazioni del sonno.

Secondo gli studi alla base dei disturbi d’ansia, ci sarebbe una combinazione di fattori genetici, ambientali, psicologici e neurologici.

Fonti

Federico Baranzini, www.federicobaranzini.it

Farmaco e cura, www.farmacoecura.it

Studi cognitivi, www.studicognitivi.it

Redazione Vivavoce

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