La balbuzie esercita la sua influenza a 360 gradi e, nel caso in cui l’esordio esordio avvenga durante l’infanzia, è la famiglia ad esserne maggiormente interessata. Oltre che sul genitore la balbuzie ha un impatto importante anche su fratelli e sorelle. Che però, non sempre è negativo. Ecco perché.

Un legame privilegiato

Nella vita di un bambino, il legame emotivo che lo lega ad eventuali fratelli o sorelle è secondo di intensità solo rispetto a quello con i genitori. Durante l’infanzia, infatti, i fratelli condividono non solo l’ambiente famigliare e relazionale, ma passano tra di loro la maggior parte del tempo, rispetto a quanto non facciano con i genitori. Questo rapporto stretto, esclusivo e unico può essere fonte di arricchimento e crescita, ma anche disagio e frustrazione, ad esempio qualora emergano delle difficoltà durante lo sviluppo.  La balbuzie infantile ne è un esempio. Infatti, la sua sola presenza in uno dei membri della fratria, al di là di peculiarità e sfaccettature (entità, frequenza, gravità) ha un impatto a molteplici livelli sugli altri fratelli. L’influenza la si ritrova all’interno della relazione tra i fratelli stessi, nella relazione tra fratelli e genitori e anche nella relazione dei fratelli con altre persone estranee alla ristretta cerchia famigliare.

I risultati di alcune ricerche ci dimostrano come le esperienze emotive di un bambino che si trova a dover affrontare la balbuzie di un fratello sono variegate. Esse possono essere collocate lungo un continuum che vede ai due poli opposti reazioni  negative e positive.

Dal fastidio alla forza: le reazioni dei fratelli alla balbuzie infantile

Reazioni negative includono rabbia e frustrazione nel dover sopportare la balbuzie del fratello, ma anche fastidio e gelosia, e talvolta tristezza e noia.

Tra di esse, la sensazione più frequentemente riportata è il fastidio: fastidio per dover attendere che il fratello finisca di parlare, per essere messo in secondo piano rispetto, eccetera. Per esempio, il fratello che non balbetta può sentirsi spinto ad intervenire per aiutare l’altro fratello, parlando al suo posto o difendendolo in caso di scherno. Questi atteggiamenti possono favorire l’insorgere di frustrazione, ma anche un eccessivo aumento di responsabilità. Lungo questo versante negativo vengono riportate altre reazioni rispetto alla balbuzie del fratello quali senso di imbarazzo e senso di colpa, ma anche sensazioni di isolamento e di risentimento.

Le reazioni positive sono invece riconducibili a sensazioni di orgoglio e forza, ma anche maggiore maturità e capacità introspettiva. Alcuni bambini raccontano di come la balbuzie dei fratelli li abbia resi più tolleranti e leali nei confronti degli altri, soprattutto se in difficoltà. Tra le reazioni positive ritroviamo anche la tendenza a sentirsi utile, soprattutto quando ci si può mettere in gioco in prima persona per alleviare la sofferenza altrui.

Dal momento che la balbuzie influenza tutto il nucleo familiare, le reazioni emotive descritte possono interessare non solo i fratelli, ma anche i genitori. Molto spesso, però, sono proprio le reazioni emotive dei fratelli ad essere sottostimate e non adeguatamente riconosciute.

Balbuzie infantile e legame tra fratelli: quando e come intervenire?

Assumere il punto di vista dei fratelli ci permette di conoscere la prospettiva di chi potrebbe rivelarsi un prezioso alleato nel caso in cui la famiglia decida di inserire il figlio che balbetta in un percorso di rieducazione. In questo caso, anche i fratelli possono giocare un ruolo fondamentale per creare un ambiente favorevole: per esempio possono supportare durante il percorso, sollecitare nello svolgimento degli esercizi, ricordare i metodi appresi.

Alcuni studi riportano come un maggior coinvolgimento del fratello che non balbetta aumenta il suo interesse e la sua attenzione, che si traducono in un maggior desiderio di conoscere e di aiutare. Tale coinvolgimento dà al fratello che non balbetta la sensazione di essere allo stesso passo del fratello che affronta balbuzie. Un atteggiamento di questo tipo non può che giovare al rapporto fraterno, evitando che la balbuzie infantile scateni sensazioni negative come invidia, rabbia o fastidio ed esacerbi ulteriormente i normali conflitti tra fratelli.

Foto: Flickr, Racchio

Redazione Vivavoce

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