Per colpa della balbuzie Ciro non telefonava, non citofonava non ordinava il suo piatto preferito al ristorante.

Oggi Ciro ha 14 anni, parla spedito e sicuro. Abbiamo chiesto alla mamma, Francesca, di raccontarci come è riuscito ad affrontare e superare la balbuzie.

Quando Ciro ha iniziato a balbettare?

Aveva 3 anni. Ha iniziato a parlare molto tardi, quindi io mi sono resa conto tardi che lui balbettasse. Nonostante io sia una persona molto tranquilla, le persone che avevamo intorno cominciavano a mettermi in guardia. Mi chiedevano se non avessi notato che Ciro si bloccava. Così iniziai a preoccuparmi.

Lo portai dal primo specialista, che alla fine propose un percorso terapeutico a me e mio marito. Diceva che la balbuzie dipendeva, da come trattavo Ciro. E così iniziammo il nostro percorso con i terapisti.

Dopo circa un anno però, Ciro non era migliorato, quindi consultammo un altro scecialista. Poi un altro ancora.

La balbuzie era un limite per Ciro?

In realtà non aveva grossi problemi, gestiva bene le situazioni. Nonostante tutto, lui comunque cercava di partecipare e alzare la mano.

L’ultimo anno di scuola primaria però, non voleva partecipare alla recita per il giorno della festa della mamma. Io lo spinsi a provare, non mi piaceva il fatto che lui non ci provasse… E lui si bloccò. In quel momento ho visto la sofferenza di Ciro e la mia, fu bruttissimo. Si bloccò: non riusciva a parlare, a dire la frase.

All’inizio del secondo anno delle scuole medie, Ciro ha iniziato ad avere una serie di problemi.

Mi diceva: “Mamma mi blocco, non riesco a parlare”. I professori mi confermarono i suoi blocchi e rimasero tutti meravigliati perché non si erano mai resi conto di niente.

Fu dura accettarlo, perché era diventato grande, pensavamo all’adolescenza, alla scuola superiore.

 

 

Cosa vi ha convinto a intraprendere ul percorso di riabilitazione?

A Caserta abbiamo sostenuto il colloquio in Vivavoce. Ciro aveva difficoltà a rispondere alle domande che gli venivano fatte. In quel momento io e mio marito abbiamo capito che il problema c’era ed era serio.

Poi Ciro si girò e mi disse “Mamma lo voglio fare”. E allora iniziammo il percorso per superare la balbuzie.

Cosa ha significato per Ciro superare la balbuzie?

Ciro dice che superare la balbuzie gli ha cambiato la vita. Io ho visto che gli è cambiata la vita.

Ho scoperto che non ordinava quello che voleva al ristorante, ma chiedeva al suo migliore amico di farlo al suo posto. Mi sono resa conto che Ciro non telefonava ma mandava solo messaggi, non citofonava. Ho capito tutti i suoi disagi. Prima non li vedevo semplicemente perché lui sapeva nasconderli. Noi genitori non ci eravamo resi conto del problema.

Dopo il corso ci fermammo a mangiare un panino: Ciro ordinò in maniera spedita ed era contentissimo!

 

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Redazione Vivavoce

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