PSICHE
PRENOTA UNA VISITA: Tel: 02.36692464
Ti capita spesso di fare qualcosa anche se non ne hai voglia? Ti risulta difficile dire di no alle richieste degli altri? Fai fatica a prendere in considerazione i tuoi desideri e i tuoi diritti? Probabilmente hai difficoltà ad essere assertivo. Con Giada Sera, psicologa del Centro Medico Vivavoce, vediamo cos’è l’assertività e come svilupparla per migliorare la propria comunicazione.
Quando una persona è assertiva ha ben chiari sia i propri diritti che quelli altrui. Tale consapevolezza permette di non assumere uno stile aggressivo (imporre la propria idea) né uno stile remissivo (ignorare i propri desideri).
Una persona assertiva è cooperativa, flessibile e riesce a raggiungere dei compromessi. In base alla situazione in cui si trova riesce a decidere quando assecondare maggiormente l’altro e quando affermare in maniera più decisa, ma educata, la propria idea. Talvolta, può risultare più semplice in alcuni ambiti o con alcune persone rispetto ad altre.
Volere qualcosa e non riuscire ad ottenerlo, anche per poca assertività, ci fa esperire frustrazione. Inoltre, se questo viene ripetuto nel tempo, può influenzare il nostro senso di autoefficacia: non riesco a ottenere quello che voglio, non raggiungo gli obiettivi che mi prefiggo.
Gli stili passivo e aggressivo hanno delle conseguenze a livello relazionale
Imporre la nostra idea può suscitare emozioni di rabbia nell’altro e, di conseguenza, portare a un cambiamento nel rapporto: l’altro non si sente libero di dirmi la sua opinione, si litiga in maniera non costruttiva, non si trova una soluzione comune o addirittura l’altro si allontana.
La risposta remissiva sembra non avere conseguenze evidenti ma – se protratta nel tempo – può essere allo stesso modo svantaggiosa. Assecondare sempre l’altro, nonostante non si condivida l’opinione, allontana dal conflitto. Tuttavia, non sempre il confronto è svantaggioso: ad esempio, proporre le proprie idee sul lavoro – anche se distante da quella dei colleghi – è spesso considerata una caratteristica positiva.
Inoltre, evitare il raffronto porta l’altro a credere che noi concordiamo con la sua opinione. Nel lungo termine l’altro potrebbe pretendere una coesione alla sua idea, dal suo punto di vista reciprocamente condivisa, portando a un conflitto con maggiori incomprensioni.
Leggi anche Emozioni: cosa sono e come gestirle
Dopo aver esplorato alcune delle conseguenze di uno stile poco assertivo, saper affermare la propria idea risulta molto utile.
Seguire questi suggerimenti può essere un buon inizio:
Quando la paura del conflitto o del rifiuto dell’altro è molto forte un percorso psicoterapico può aiutarci a modificare al meglio alcuni aspetti comportamentali per noi svantaggiosi.
Bibliografia:
Leveni Daniela, Piacentini Daniele, Michielin Paolo, Superare la depressione. Un programma di terapia cognitivo-comportamentale, Trento, Erikson (2018)
Questo sito utilizza cookie tecnici sul dispositivo, analytics e di terze parti. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.. Cookie Policy
Ciò accade perché la funzionalità / il contenuto contrassegnati come “%SERVICE_NAME%”
utilizza i cookie che hai scelto di mantenere disabilitato. Per visualizzare questo contenuto o utilizzare questa funzionalità, si prega di abilitare i cookie: clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.