Fare sport è utile per combattere l’ansia in quanto favorisce il rilassamento muscolare e garantisce uno stato di benessere psicologico nelle persone che lo praticano. Quali sono le attività che aiutano di più e perché.

Ansia, positiva o negativa?

L’ansia si caratterizza come un’emozione spesso utile per riconoscere situazioni di pericolo e per affrontare al meglio gli eventi della vita quotidiana. È fondamentale che l’attivazione ansiosa venga tenuta sotto soglia, cercando di non perdere il controllo della situazione.

Superare la soglia significa entrare in uno stato di completo malessere psico-fisico che si caratterizza con sudorazione, tremore, battito cardiaco accelerato, etc. Oltre a portare con sé un’attivazione a livello fisico l’ansia, essendo un’emozione, pervade il soggetto anche di pensieri negativi: ci si sente inferiori rispetto alla situazione e porta ad una limitazione delle relazioni sociali e della possibilità di fare esperienze con il mondo circostante.

Oltre all’aspetto patologico l’ansia è molto utile per riuscire ad affrontare le vicissitudini e i compiti assegnati. Mantenere una buona soglia di attivazione porta la persona ad essere più performante e a sentirsi maggiormente pronto e capace. Il livello di soglia è assolutamente soggettivo ed è unico per ogni individuo, quello che può provocare malessere in un individuo può essere assolutamente irrilevante per un altro.

Combattere l’ansia  con gli sport

Sono svariate le terapie disponibili per placare l’ansia sia a livello clinico che a livello farmaceutico. Queste sono molto utili, anzi necessarie, quando lo stato ansiogeno pervade totalmente la persona limitandone la vita e portandola ad una svalutazione del sé. Quando invece i livelli di ansia sono nella norma possono essere utili alcuni rimedi per riuscire a controllarne l’attivazione. Uno di questi sono gli sport.

Fare sport è utile per favorire il rilassamento muscolare e garantire uno stato di benessere psicologico nelle persone che lo praticano; inoltre permette di modificare e alzare il livello di soglia, riuscendo quindi ad affrontare in modo più sereno la realtà.

Oltre a questo lo sport svolge un’azione positiva sulla circolazione sanguigna e sull’attivazione neurone che comporta un aumento di produzione di endorfine. Le endorfine sono un insieme di sostanze chimiche prodotte dal nostro cervello, classificabili come neurotrasmettitori, che hanno una funzione sia analgesica che eccitante. Grazie a queste infatti la persona riesce a sviluppare emozioni positive di felicità e tranquillità oltre a sensazioni di rilassamento nel corpo.

Il praticare sport in modo continuativo tende a ridurre lo stato ansiogeno vissuto dalla persona e comporta un rilassamento psico-fisico

Sport contro l’ansia: quali aiutano di più

Bisogna anzitutto prediligere quegli sport che possono essere svolti all’aria aperta e quindi garantiscono un maggior senso di libertà nella persona.

L’attività fisica maggiormente consigliata è sicuramente quella aerobica, come camminata o corsa. Praticare sport cosiddetti “cardio” aiuta a generare nel corpo una stanchezza positiva che migliora di conseguenza la sensazione di malessere fisico nella persona.

Concentrarsi sull’attività fisica svolta aiuterà anche la persona ad allontanare i pensieri negativi e a crearsi una nuova visione della realtà. Non sono da sottovalutare anche lo yoga e il nuoto: grazie al respiro ciclico e controllato aiutano chi lo pratica ad avere un maggiore controllo respiratorio anche all’esterno della pratica sportiva.

È importante considerare che lo sport non va a sostituire la psicoterapia o la terapia farmacologica, ma può essere associato ad esse. Se l’ansia diventa pervadente nella vita è importante rivolgersi al medico di base per capire come muoversi.

Martina Ballabio

Martina Ballabio

Laureata in Psicologia

Martina Ballabio è laureata un Psicologia per il Benessere, Empowerment, Riabilitazione e Tecnologia Positiva presso l’UCSC di Milano. Effettua il suo tirocinio professionalizzate presso il Centro Medico Vivavoce. Lavora da anni con i minori in ambito di tutela e supporto scolastico.

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