VOCE E LINGUAGGIO
PRENOTA UNA VISITA: Tel: 02.36692464
Il termine disfonia indica in modo generico un qualsiasi disturbo della voce.
La Società Italiana di Otorinolaringoiatria definisce la disfonia come
un’alterazione qualitativa e/o quantitativa della voce parlata che consegue ad una modificazione strutturale e/o funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione o ad una inadeguatezza delle relazioni dinamiche fra le diverse componenti dell’apparato pneumo-fonatorio.
Ad oggi non esiste una classificazione completa delle disfonie, tuttavia nella pratica clinica a livello mondiale si distingue tra: disfonia organica e disfonia funzionale ( non organica)
Le disfonie funzionali sono disturbi della voce che si verificano in assenza di lesioni o di deficit motori. Esse sono causate da un uso scorretto (malmenage) o eccessivo della voce (surmenage).
Gridare, schiarire frequentemente la voce, oppure parlare per un tempo prolungato, sono comportamenti che pongono sotto sforzo il sistema fonatorio, alterando la qualità della voce.
Questo implica che le persone che utilizzano la voce per svolgere il loro lavoro (cd. Professionisti vocali) siano più a rischio di disfonie. È il caso di avvocati, insegnanti, ma anche dei cantanti.
Se protratti nel tempo, questi comportamenti possono evolvere in disfonie organiche.
Le disfonie organiche sono disturbi della voce dovute a lesioni o alterazioni del movimento degli organi coinvolti.
Alcune alterazioni organiche sono la conseguenza di comportamenti vocali scorretti (malmenage o surmenage). In altri casi, le cause possono essere infiammazioni, malformazioni congenite, esiti di operazioni chirurgiche o di altra natura.
Ad esempio, laringiti, oppure cisti, noduli e polipi alle corde vocali sono tra le cause più diffuse delle disfonie.
Una qualsiasi disfonia si manifesta attraverso segni oggettivi, cioè osservabili e misurabili, e sintomi soggettivi, cioè sensazioni percepite dal soggetto.
I segni oggettivi possono essere:
I sintomi soggettivi possono essere:
Le disfonie possono essere croniche (se perdurano nel tempo) o solo temporanee.
Nel caso in cui si presentino con regolarità uno o più segni o sintomi di alterazione della voce, è opportuno rivolgersi al proprio medico di base e in seguito ad un medico specialista in foniatria e/o otorinolaringoiatria, per un’eventuale diagnosi di disfonia.
Fonti
Bergamini G., Casolino D., Schindler O. (2002) Inquadramento delle disfonie. Da Relazione ufficiale le disfonie: fisiopatologia, clinica ed aspetti medico-legali, LXXXIX Congresso Nazionale San Benedetto del Tronto, 22-25 Maggio 2002.
Schindler A., Ginocchio D., Schindler O. Linee guida per la pratica clinica. La raucedine (disfonia). Traduzione e dell’adattamento italiano delle Linee guida per la pratica clinica dell’American Academy di ORL (Head and Neck Surgery Foundation).
Schindler O. La voce: fisiologia, patologia, clinica e terapia. Padova, Piccin (2010).
Federazione Logopedisti Italiani Piemonte, www.flipiemontelogopedia.it.