PSICHE
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Le emozioni sono utili. Creano problemi quando la loro intensità è fuori controllo. Il termometro delle emozioni ci aiuta a capire quando la temperatura è troppo alta.
Il Termometro delle emozioni è un’immagine che mostra come tutte nostre emozioni variano di intensità, da poco intensa a molto intensa. A volte proviamo le emozioni in modo molto lieve, altre volte invece l’emozione si manifesta a un livello così intenso da non riuscire a controllarla. In quest’ultimo caso si potrebbe dire che è l’emozione a controllare noi.
Quando le emozioni mantengono una temperatura normale, allora sono utili. Ad esempio, quando si deve sostenere un esame o una verifica, una certa dose di ansia serve. Aumenta la motivazione e permette di studiare con attenzione.
Ma se la temperatura sale troppo, le emozioni possono diventare un problema (diventano, cioè, disfunzionali).
La preoccupazione per un esame può diventare ansia. Il fastidio per un’offesa subita può trasformarsi in rabbia. La semplice tristezza per un insuccesso può diventare depressione. Ciascuna emozione è utile e diventa disfunzionale solo quando raggiunge intensità troppo basse o troppo elevate.
Riconoscere e capire le proprie emozioni non è sempre facile e immediato, soprattutto nei più piccoli.
Il Termometro delle emozioni è uno strumento utile che, nelle attività educative così come in terapia, aiuta a prendere consapevolezza della temperatura delle loro emozioni in un determinato momento. Evitando così che il termometro si scaldi troppo.
Quando proviamo una certa emozione è utile domandarsi quanto l’emozione sia intensa: quali emozioni sto provando? Da 1 a 10 a che livello di intensità si colloca sul termometro? Lo chiediamo ai nostri bambini, ma possiamo chiederlo anche a noi stessi.
È il primo passo per imparare a gestire le emozioni, anche se molto forti, soffermandosi sul pensiero che le ha generate.
Bibliografia
Di Pietro, Bassi, L’intervento cognitivo-comportamentale per l’età evolutiva. Strumenti di valutazione e tecniche per il trattamento, 2013, Ed Erickson, Trento.
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