BALBUZIE
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La maturità è alle porte.
Manca poco più di un mese alla prima prova scritta e l’ansia può cominciare a farsi sentire, soprattutto per l’orale. Il timore di non farcela, la mole di pagine da affrontare possono indurre a procrastinare o a sottovalutare il problema, anziché cercare la forza per trovare un rimedio.
Del resto, l’esame, qualunque esso sia, ci sottopone a una valutazione e questa è accompagnata da emozioni spesso contrastanti.
“Non ce la farò mai a studiare tutto”, “Non riuscirò a finire il programma”, “E se ho il vuoto totale?”, “Se perdo le parole?”. Se da un lato si fa sentire la paura di non riuscire, dall’altro è normale temere il giudizio degli altri.
L’ansia sale e il rischio è di non riuscire, nella prova orale, a dare il massimo, a dimostrare la propria preparazione e tutto ciò che si è studiato. “Se mi blocco, come farò davanti alla commissione d’esame? Se comincio a balbettare, penseranno che mi agito perchè non ho studiato abbastanza?”.
Se è vero che le manifestazioni comunemente più note della balbuzie sono la ripetizione dei suoni o il loro prolungamento, le esitazioni e le pause prima del discorso, essa è in realtà un disturbo molto complesso in cui interagiscono fattori motori, linguistici, cognitivi, affettivi e comportamentali. Per questo affrontarla richiede un approccio multidisciplinare.
Inoltre, al contrario di quello che si potrebbe pensare, la balbuzie non compromette solo l’esposizione, la forma con cui viene espresso il messaggio, ma in molte occasioni ne condiziona anche il contenuto. Chi balbetta è quindi spesso costretto, soprattutto in una situazione di stress emotivo, a cercare termini che gli consentano di avere una maggiore fluenza, a discapito della qualità e della pertinenza del discorso. E il risultato potrebbe non corrispondere alle aspettative.
Va detto che l’ansia è un’emozione normale e comune che ha origine dalla nostra natura primordiale, quando dovevamo letteralmente “fiutare” il pericolo e scappare. È dunque un meccanismo di difesa, una reazione a ciò che – in qualche forma – ci minaccia. Ciò che cambia, da individuo a individuo, è il modo di viverla. Ma, imparare a dominarla è possibile, limitando la temperatura emotiva.
Come? Con qualche accorgimento e l’esercizio.
Studio
Programmo per tempo le ore di studio per ogni materia
Programmo le pause
Studio con gli amici
Chiedo ai miei amici o ai mei di ascoltarmi mentre ripeto
Nel caso lo studente sia disfluente è importante ricordargli che:
1) La balbuzie può rappresentare un limite, ma affrontarla e superarla può trasformarsi in opportunità per la vita
2) Sarà valutato sul contenuto, non sulla forma
3) La sua ansia è generata dall’esame e non dalla balbuzie, su quest’ultima si può intervenire
4) L’esame non valuterà il suo valore di persona
5) L’ansia è normale e può dare gli stimoli giusti
Quali sono invece i consigli per i genitori? Come possono sostenere i ragazzi senza sostituirsi a loro?
Per supportare la genitorialità e approfondire l’alfabetizzazione emotiva con insegnanti ed educatori, il Centro medico Vivavoce ha ideato una serie di dirette Facebook trasmesse dalla pagina e focalizzate secondo il seguente calendario:
Non serve alcuna prenotazione, è sufficiente collegarsi alla pagina e assistere alla diretta, intervenendo nei commenti. Sarà possibile anche lasciare un commento nei post che annunciano l’iniziativa nei giorni precedenti, in caso si volesse anticipare un argomento di particolare interesse.
Puoi scoprire di più sul Metodo MRM-S o sulla ricerca in corso, oppure puoi scriverci per maggiori informazioni: info@vivavoceinsitute.com